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Le politiche italiane

Le politiche migratorie italiane si sono evolute negli ultimi decenni, influenzate da fattori interni, come la pressione migratoria, e da quelli esterni, come le normative europee e i contesti geopolitici globali.

Di seguito una panoramica delle principali linee guida e politiche adottate dall'Italia:

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POLITICHE DI INTEGRAZIONE

I migranti in Italia hanno accesso al lavoro, soprattutto nei settori dell'agricoltura e dell'edilizia, dove la domanda di manodopera è elevata. Allo stesso modo, il sistema educativo e quello sanitario sono accessibili, garantendo il diritto all'istruzione e alle cure mediche essenziali. Tuttavia, le politiche di integrazione rimangono un punto critico: nonostante l'accesso ai servizi, i migranti spesso affrontano sfide legate alla piena inclusione sociale e culturale. L'Italia ha adottato misure per favorire l'integrazione, ma la mancanza di politiche strutturate e di supporto linguistico e culturale limita il successo di questi programmi.

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POLITICHE DI ACCOGLIENZA

In Italia, il sistema di accoglienza per i migranti è organizzato in due fasi. La prima riguarda l'accoglienza immediata presso gli hotspot, dove vengono forniti aiuto sanitario e materiali di base, e dove si effettuano le prime verifiche, come l'identificazione. Poi, i migranti vengono trasferiti in strutture gestite dalle Prefetture per ricevere i servizi essenziali mentre si attende la risposta alla domanda di asilo.

La seconda fase riguarda l'integrazione. In questo caso, gli enti locali e le organizzazioni non governative lavorano insieme per offrire supporto sociale e culturale ai migranti, aiutandoli ad integrarsi nel territorio. Questi progetti sono finanziati dal Ministero dell'Interno attraverso il Fondo nazionale per l'asilo.

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GLI ACCORDI BILATERALI

L'Italia ha stipulato numerosi accordi bilaterali con i paesi di origine e transito dei migranti. Questi accordi mirano a gestire i flussi migratori in modo più strutturato e a rafforzare la cooperazione per il controllo delle frontiere, la gestione dei rimpatri e la protezione dei diritti dei migranti. Tra i principali partner bilaterali ci sono paesi come la Libia, la Tunisia e l'Egitto, con cui l'Italia ha collaborato per migliorare le condizioni di sicurezza e di accoglienza nei paesi di partenza, ma anche per prevenire le migrazioni irregolari.

Inoltre, l'Italia partecipa attivamente agli sforzi dell'Unione Europea per affrontare la questione migratoria, in particolare attraverso il supporto a iniziative come il Regolamento di Dublino.

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RIMPATRIO VOLONTARIO ASSISTITO

​Il programma di Rimpatrio Volontario Assistito con Reintegrazione in Italia offre ai migranti la possibilità di tornare nel loro paese d'origine con supporto logistico, finanziario e sociale per un reinserimento sostenibile. I partecipanti ricevono assistenza per la documentazione di viaggio, copertura delle spese di viaggio, supporto sanitario se necessario, e un piano di reintegrazione che include aiuti socio-lavorativi. Inoltre, vengono forniti sussidi per il reintegro e la sistemazione nel paese di origine. Questo programma è uno degli strumenti più umanitari nelle politiche migratorie italiane, poiché garantisce un ritorno dignitoso, supportato e finalizzato a un reinserimento sostenibile. L'Italia collabora anche con le autorità dei paesi di provenienza per migliorare le opportunità di integrazione e ridurre il rischio di migrazioni future irregolari.

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